Nell’ambito dello scambio di esperienze e best practices che ha contraddistinto i rapporti fra Italia e Ucraina sin dal principio dell’emergenza sanitaria, si è svolta oggi una videoconferenza col Sindaco di Vò Euganeo, Giuliano Martini, organizzata da U-LEAD, programma finanziato da UE e Germania, Svezia, Polonia, Danimarca ed Estonia, per assistere le comunità locali ucraine nel loro processo di decentramento, cui hanno partecipato oltre 110 Presidenti di Comunita’ “amalgamate” del Paese (Hromadas).
Aprendo la videoconferenza, l’Ambasciatore d’Italia a Kiev Davide La Cecilia ha sottolineato “l’importanza della solidarieta’ e della condivisione delle buone prassi in un momento di emergenza globale come quello attuale, ricordando la gratitudine con cui il nostro Paese ha accolto a tutti i livelli l’aiuto umanitario fornito dall’Ucraina e ringraziando il Sindaco di Vo’ per la sua presenza e disponibilita’ a condividere la propria strategia di risposta all’emergenza, resa possibile anche dal riparto di competenze nel nostro Paese a seguito della riforma delle autonomie”.
Il Sindaco Martini ha delineato le misure adottate, ponendo l’accento su un modello di risposta basato sull’isolamento rigido dei singoli “cluster infetti” e sull’utilizzo diffuso dei tamponi. Per il primo cittadino di Vo’, coordinamento con i vari livelli di governo e con il mondo scientifico, strategie dedicate all’emergenza, tempestivita’ nell’adozione delle misure restrittive, una capillare attivita’ di sensibilizzazione della popolazione (anche attraverso i social network) ed il sostegno di donatori privati e volontari, sono stati alla base di una strategia di risposta che ha reso possibile una efficace azione di contrasto al Covid.
La decentralizzazione rappresenta una delle riforme di maggiore successo in Ucraina, da sempre sostenuta dal gruppo degli Ambasciatori G7, in quanto forte strumento di democrazia e solidarieta’ ed elemento utile a valorizzare il contributo dei singoli, anche nella lotta contro il Covid.