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Ucraina: celebrazioni in musica e sul grande schermo per la Giornata della Memoria

Il 27 gennaio di ogni anno la Repubblica italiana celebra la Giornata della Memoria, istituita per legge nel 2000, al fine di ricordare la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico ad opera dei nazisti e dei collaborazionisti), le leggi razziali volute dal regime fascista, leggi infami che avviarono una tristissima stagione di persecuzioni antiebraiche in Italia. In questa Giornata vogliamo anche ricordare coloro – i Giusti – che si opposero al progetto di sterminio e che salvarono vite umane rischiando a loro volta di morire”, così ha esordito l’Ambasciatore d’Italia Pier Francesco Zazo. “Quest’anno l’Ambasciata e l’Istituto Italiano di Cultura hanno organizzato un evento in collaborazione con il Festival del Cinema di Kiev “Molodist” articolato in due parti: un video concerto di musica ebraica tradizionale realizzato da New Age productions e la proiezione del celebre film “Il Giardino dei Finzi Contini” del grande regista De Sica basato sull’omonimo romanzo di Giorgio Bassani pubblicato nel 1962. Il concerto ci rammenta lo straordinario contributo del mondo ebraico alla cultura europea; il film ci fornisce uno scorcio sulle vite di giovani ebrei in Italia, più precisamente a Ferrara, durante il fascismo. Tutti conoscono quel capolavoro che è “Se questo un uomo” di Primo Levi, il romanzo che tenta l’impossibile: descrivere l’orrore dei campi di sterminio. Con il “Giardino dei Finzi Contini” ci muoviamo in una dimensione diversa, in cui si intravede appena la tragedia che sta per abbattersi sull’Europa, come nubi che si addensano sull’orizzonte: potremmo dire la dimensione della “normalità ebraica” prima che le folli politiche naziste pianifichino lo sterminio. La pellicola, difatti, mostra come la vita dei giovani ebrei italiani non fosse diversa da quella dei loro coetanei di religione cristiana fino allo spartiacque del 1938”, ha proseguito l’Ambasciatore Zazo, sottolineando come la cultura ebraica sia parte integrante della storia e dell’identità europea ed anche della società italiana dall’unità d’Italia. La cultura in tutte le sue manifestazioni è essenziale per rinsaldare la nostra umanità, il senso della comune appartenenza al genere umano, e per coltivare il dovere della Memoria” ha concluso l’Ambasciatore Zazo.