L’Ambasciata d’Italia a Kiev, in sinergia con l’Istituto Italiano di Cultura in Ucraina, celebra la Giornata dell’Europa con un evento speciale: una tavola rotonda sulle radici europee dell’identità ucraina, che si svolge oggi 9 maggio presso l’Università Cattolica di Leopoli.
“Una tematica resa assolutamente attuale dal conflitto in corso, che mira ad allontanare l’Ucraina dal suo alveo naturale, l’Europa, di cui fa parte a pieno titolo. L’Ucraina ha una storia antichissima ed ha seguito un suo percorso autonomo e originale nel declinare la sua appartenenza alla cultura europea, la cui cifra è l’unità nella diversità”, ha dichiarato l’Ambasciatore Pier Francesco Zazo.
“È triste, per noi che viviamo in Ucraina, dover ricordare una giornata che celebra la pace e l’unità in Europa mentre è in corso una guerra d’aggressione che minaccia proprio questi due pilastri. Più che mai oggi occorre dunque discutere della nostra comune identità, dei valori che condividiamo, pur nella specificità delle nostre storie e culture nazionali”, ha proseguito l’Ambasciatore Zazo. “Emerge ancor più la lungimiranza dell’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman, il quale propose una forma di collaborazione politica paneuropea del tutto inedita, rivoluzionaria direi, per quei tempi. La proposta di Schuman, considerata l’atto di nascita dell’Unione europea, risale all’ormai lontano 9 maggio 1950. Una data, questa, lontana solo se la misuriamo sull’arco della nostra vita – era così vicina per chi aveva subito la guerra più devastante della storia europea! Ragioniamo in prospettiva, il 1950 è uno spartiacque decisivo: nacque in quell’anno una collaborazione a tutto campo, politica ed economica, che aveva uno scopo preciso, di civiltà: rendere impensabile un’altra guerra tra le nazioni europee. E così è stato: l’Europa occidentale, dal 1945 in poi, ha vissuto uno dei periodi più lunghi di pace e concordia mai conosciuti. Il fatto che noi italiani consideriamo naturale, quasi scontato, lo stato di pace, unità e concordia raggiunto faticosamente in quegli anni postbellici è la prova provata di una straordinaria success story: l’europeismo promosso da personaggi visionari e al tempo stesso pragmatici come Schuman – ma vorrei menzionare anche il nostro Altiero Spinelli. In questo frangente posso solo augurarmi che presto anche i cittadini ucraini si trovino nella felice condizione di poter considerare naturale lo stato di pace e unità del nostro Continente”, ha concluso l’Ambasciatore.
La tavola rotonda, dopo i saluti istituzionali di Andrii Yasinovskyi, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica di Leopoli, del Direttore dell’IIC Edoardo Crisafulli e dell’Ambasciatore Pier Francesco Zazo, si struttura negli interventi – in modalità ibrida – dei Proff. Yaroslav Hrytsak, Iryna Starovoit e Oleksandr Pronkevych (Università Cattolica di Leopoli), del Prof. Carlo Illuminati Porcari (University of Calgary, Canada, e Università Statale di Mariupol), del Prof. Andrea Graziosi (Università di Napoli), della Prof.ssa Oxana Pachlovska (Università La Sapienza) e della Prof.ssa Simona Merlo (Università Roma Tre).
L’Università Cattolica di Leopoli ospita nei suoi locali, per l’occasione, la mostra a cura del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: “Europa. L’illustrazione italiana racconta l’Europa dei popoli”.